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il quarto strato

2018

Il processo di estrazione del sale si avvale della fatica di coloro che lo raccolgono. I raccoglitori di sale sembrano sospesi, non annegano ne sprofondano, lasciano tracce. Come Gesù camminano sull’acqua, come bagnanti i loro sandali attendono sulla riva. Allineate come un esercito, queste presenze sono in procinto di attraversare coltri bianche di sale. Il quarto strato fa riferimento alla rivolta di una parte di società dimenticata ritratta nel quadro di Pellizza da Volpedo. Strato, invece, come stratificazione di significati ma anche stratificazione di sale che nelle vasche forma di continuo croste che poi si sciolgono. Come icona del ricordo ho scelto la scarpa tradizionale dei salinieri. Ho reperito in loco il legno, intorno all’edificio del Nervi, mentre i tessuti mi sono stati donati dagli abitanti di Margherita di Savoia attraverso la Caritas. Memoria organica e memoria vestita, tessile, si fondono insieme in un viaggio surreale.

The salt collecting process relies on the toil of salt harvesters. Salt harvesters appear to be floating: they don’t drown, don’t sink, leave no marks. They walk on water like Jesus did, their sandals waiting for them on the beach like so many bathers. Lined like soldiers on parade, they are about to cross the white mantles of salt. The Fourth Layer is about the uprising of a forgotten class, portrayed in Pellizza da Volpedo’s painting. Layers of meaning, but also layers of salt which crusts relentlessly on the walls of the ponds only to be dissolved again. I have chosen the traditional footwear of salt harvesters as a symbol for remembrance. I’ve picked the wood on site, around the Nervi building, while the fabrics were given to me by the townsfolk of Margherita di Savoia, with the aid of Caritas. Organic memory and cloth, textile, memory meld into a journey out of the ordinary.

© 2019 sonia andresano